Renzo Arbore ricorda Pippo Baudo: “Era l’anima della Rai, una Tv che oggi non esiste più”

Alla notizia della scomparsa di Pippo Baudo, Renzo Arbore ha affidato all’Adnkronos parole cariche di commozione:
“È una gravissima perdita per me, che sono stato suo collega per tanti anni, ed è una gravissima perdita per il mondo della Rai”.
Per Arbore, Baudo rappresentava molto più di un collega: era l’incarnazione stessa del servizio pubblico, con i suoi programmi indimenticabili come Sanremo, Fantastico e Domenica In.
Un’idea di Rai artistica, oltre gli ascolti
Arbore ha sottolineato come Baudo fosse il volto di una Rai diversa, in cui l’obiettivo non era soltanto lo share, ma la qualità e il valore artistico dei programmi:
“Avevamo l’ambizione di fare un prodotto che fosse un po’ artistico, non soltanto l’ascolto. Non ricordo di aver mai parlato di share con lui; c’era la velleità di fare un programma che piacesse davvero al pubblico”.
Un approccio che ha permesso a Baudo di scoprire e lanciare numerosi talenti, molti dei quali hanno poi dominato la scena musicale e televisiva italiana.
Un’amicizia nata da radici comuni
Oltre alla stima professionale, tra Baudo e Arbore c’era una profonda amicizia, legata anche a percorsi di vita simili:
“Eravamo amici perché avevamo la stessa estrazione. Tutti e due avvocati mancati. Tutti e due provinciali che volevamo sprovincializzarci. Tutti e due siamo andati da Padre Pio. Tante cose ci univano”.
Un legame personale che si traduceva in una sintonia immediata anche sul lavoro.
L’intesa sul palco e dietro le quinte
Arbore ricorda come la loro collaborazione fosse caratterizzata da un’intesa quasi naturale:
“Ci bastava uno sguardo per capirci, perché facevamo parte della stessa Rai”.
Parole che racchiudono la fotografia di un’epoca irripetibile, in cui la televisione era costruita su passione, creatività e un forte senso di missione culturale.
La sintesi di un’epoca
Con una frase che suona come una chiosa definitiva, Arbore ha voluto ricordare non solo Baudo, ma anche il mondo che rappresentava:
“Pippo rappresentava una Tv che adesso non c’è più”.
Un omaggio che rende evidente quanto la sua figura resterà per sempre nel cuore della Rai e del pubblico italiano.