Giorgio Armani, addio al re dello stile che ha vestito star e Hollywood

Giorgio Armani, addio al re dello stile che ha vestito star e Hollywood

Il 4 settembre 2025 resterà una data memorabile per il mondo della moda e della televisione: a 90 anni ci ha lasciato Giorgio Armani, lo stilista che ha saputo trasformare l’eleganza italiana in un fenomeno globale. La sua morte segna la fine di un’epoca, ma anche l’inizio di un’eredità che continuerà a vivere attraverso le sue creazioni, i film che ha firmato con i suoi abiti e i red carpet che ha reso indimenticabili.

Le origini: dal sogno di un ragazzo di Piacenza al successo internazionale

Nato l’11 luglio 1934, Armani crebbe in un’Italia difficile, segnata dalla guerra e dal regime fascista. Dopo aver iniziato medicina a Milano, abbandonò gli studi per seguire l’istinto creativo. I primi passi arrivarono a La Rinascente, dove lavorò come vetrinista e buyer. Lì imparò a osservare, a cogliere i gusti del pubblico e a immaginare un nuovo linguaggio estetico.

La svolta con Sergio Galeotti

Il 1975 rappresenta il punto di non ritorno: insieme a Sergio Galeotti fondò la Giorgio Armani S.p.A. La sua prima collezione maschile abbatté schemi radicati, eliminando rigidità e spalline e introducendo abiti morbidi, destrutturati e incredibilmente moderni. La donna Armani, invece, rappresentava potere e raffinatezza senza ostentazione: un’eleganza concreta e senza tempo.

Hollywood e la televisione: il rapporto con lo spettacolo

Armani fu lo stilista che portò il Made in Italy direttamente nel cuore di Hollywood. Vestì attori come Richard Gere in American Gigolo, contribuendo a creare immagini entrate nella storia del cinema. Sul red carpet degli Oscar, le sue creazioni hanno accompagnato dive come Cate Blanchett e Anne Hathaway, segnando momenti iconici. Anche la televisione italiana ed estera ha beneficiato del suo tocco, con abiti indimenticabili che hanno illuminato talk show, cerimonie e grandi eventi.

L’uomo dietro il mito

Pur vivendo sotto i riflettori, Armani rimase un uomo riservato e disciplinato. Dopo la morte del socio e compagno Sergio Galeotti, nel 1985, decise di non condividere più la sua vita con nessuno e si dedicò anima e corpo al lavoro, seguendo personalmente ogni dettaglio della maison, dalle collezioni alle scenografie delle sfilate.

Premi e riconoscimenti

Tra i tanti premi ricevuti spiccano la Legion d’Onore francese, il titolo di Cavaliere di Gran Croce e numerose lauree honoris causa. Tuttavia, il riconoscimento più grande resta l’amore del pubblico e la sua influenza in cinema, televisione e musica.

Un addio che resterà nella memoria collettiva

Con Armani se ne va non solo uno stilista, ma una leggenda capace di connettere moda, cultura e spettacolo. I suoi abiti hanno raccontato storie, accompagnato star e reso l’Italia un punto di riferimento planetario. La sua eredità continuerà a vivere ogni volta che una telecamera riprenderà un abito firmato Armani.

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