ABC sospende Jimmy Kimmel Live! dopo il monologo su Charlie Kirk

ABC sospende Jimmy Kimmel Live! dopo il monologo su Charlie Kirk

Un colpo di scena senza precedenti scuote il mondo del late-night americano: Jimmy Kimmel Live, talk show di grande successo negli Stati Uniti, è stato sospeso a tempo indeterminato dopo un monologo che ha scatenato forti polemiche politiche.

La sospensione del programma

Il programma, in onda da anni su ABC e seguito in tutto il mondo via satellite, è stato tolto dal palinsesto dopo che Jimmy Kimmel aveva criticato il modo in cui una parte della destra americana aveva politicizzato l’uccisione del commentatore conservatore Charlie Kirk.

Il colosso Nexstar, che gestisce 28 affiliate ABC negli USA, ha annunciato che le sue stazioni pre-registreranno lo show per un periodo non definito, con effetto immediato. Testate autorevoli come Variety e Los Angeles Times hanno confermato la sospensione, un fatto senza precedenti nella storia dello show.

Pressioni politiche e la minaccia della FCC

A complicare ulteriormente la vicenda sono arrivate le dichiarazioni di Brendan Carr, presidente della Federal Communications Commission (FCC), che ha ventilato possibili azioni regolatorie contro Disney/ABC a causa del monologo di Kimmel.

Gruppi civili come l’ACLU hanno parlato apertamente di rischio-censura, sottolineando come la vicenda possa avere un effetto sedativo sulla satira politica. Secondo alcune cronache americane, la minaccia della FCC avrebbe accelerato la decisione di togliere il programma dal palinsesto di diverse affiliate.

Un precedente recente: Stephen Colbert

La sospensione dello show di Kimmel arriva a poche settimane dalla cancellazione del Late Show di Stephen Colbert da parte di CBS/Paramount, ufficialmente per ragioni economiche. Tuttavia, sceneggiatori e sindacato attori hanno denunciato un clima ostile verso la satira politica, evidenziando la sensibilità del settore in questa fase.

Colbert aveva ricevuto pochi giorni fa un Emmy con una standing ovation, commentando ironicamente: “c’è nessuno che mi assume?”, scatenando l’ilarità del pubblico.

La guerra di Trump contro i talk show

Nel frattempo, Donald Trump ha più volte dichiarato via social e in conferenze stampa che Kimmel e Jimmy Fallon sarebbero “i prossimi a essere estromessi dal late-night dopo Colbert”. Già a luglio, Kimmel aveva punzecchiato Trump con alcune frecciate pubbliche.

Nexstar e il dibattito sulla libertà di satira

Nel comunicato ufficiale, Nexstar ha giustificato la sospensione come risposta alle lamentele ricevute e alla sensibilità del momento. ABC non ha ancora indicato una data di ritorno dello show né un piano di sostituzione stabile in seconda serata; alcune stazioni stanno programmando repliche o rimpiazzi temporanei.

Il monologo di Kimmel resta al centro del dibattito: parte del pubblico lo ha definito “insensibile”, mentre altri difendono il diritto della satira di affrontare temi scomodi. In ogni caso, l’episodio segna un ulteriore strappo nell’ecosistema del late-night americano, già provato dagli scioperi del 2023 e dai riassetti dei grandi colossi mediatici.

Un evento raro nella storia del late-night

Casi simili sono stati rarissimi nella storia della televisione americana: un esempio storico è lo show di David Letterman, sospeso volontariamente dal conduttore solo dopo gli eventi dell’11 settembre, rendendo evidente quanto la vicenda di Kimmel rappresenti un momento unico e delicato per il settore.

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