“Ci prendiamo in giro, ma ci vogliamo bene”: Veronica e Max raccontano le “Iene”

«Ci prendiamo in giro, ma ci vogliamo bene»: Veronica e Max raccontano le “Iene”

Domenica sera su Italia 1 sono tornate le iconiche Iene, sotto la guida di Veronica Gentili e Max Angioni, al timone da due anni del celebre programma ideato da Davide Parenti, mente creativa e instancabile del format che compie ormai 28 anni.

La sfida iniziale

Quando hanno accettato di condurre “Le Iene”, entrambi hanno vissuto l’esperienza come una vera sfida personale.
Veronica racconta: “È stato un azzardo, un esperimento, un modo per mettermi alla prova, deviare dal percorso televisivo che avevo seguito fino a quel momento. Una vera scommessa”.
Max aggiunge: “All’inizio non era esattamente condurre ‘Le Iene’. Mi limitavo a piccole apparizioni e a qualche monologo, senza sentirmi davvero alla guida”.

Oggi: una conduzione consolidata

Dopo due stagioni insieme, il loro rapporto con il programma è cambiato.
Veronica lo descrive come “un tornare a casa, un divertimento e una sfida vissuta con la serenità di chi conosce e ama questo spazio”.
Max definisce il suo ruolo come “un leggero voltapagina tra un servizio e l’altro, un collante ironico tra la profondità delle inchieste”.

Il pensiero quando squilla il telefono di Parenti

Veronica confessa: “Quando chiama Davide, il primo pensiero è: cosa avrà combinato stavolta? Le sue idee nascono a ritmo incessante e la suspense è sempre alta”.
Max aggiunge: “Il mio pensiero è sempre: oddìo, cosa ha in mente adesso? ‘Le Iene’ sono la sua vita e lui le vive 24 ore su 24. Se chiama, di solito è per proporre qualcosa o… perché ha sbagliato numero!”.

Il rapporto tra i conduttori

Dopo una settantina di puntate insieme, Veronica e Max sono ormai una coppia televisiva consolidata.
“Direi che siamo rodati”, racconta Veronica.
Max sottolinea la complementarità del duo: “Lei è il contenuto, io il connettore tra una notizia e l’altra. Siamo come lo Yin e lo Yang: opposti che funzionano, forse anche perché ci vediamo solo in studio”.

Tra confronti e collaborazione con Parenti

Sul rapporto con il creatore del programma, Veronica afferma: “Ci sono momenti di confronto, ma alla fine si trova sempre un punto comune. Io dico quello che penso, anche se Davide è l’anima del programma”.
Max scherza: “Non siamo mai stati davvero ‘iene’ in studio. Spero che quest’anno qualche tensione arrivi, altrimenti ci annoiamo!”.

Un programma che riflette i tempi

Veronica osserva: “Le Iene sono plurali, con tante voci e sensibilità diverse. Funzionano particolarmente bene in un periodo storico così caotico, tra guerre, cambiamenti globali e storie umane intense”.
Max aggiunge: “Io non faccio il lavoro sporco delle inchieste, ma spesso osservo le folli avventure degli inviati nel mondo e, a volte, temo davvero per loro”.

Eventi e temi caldi dell’anno passato

Veronica racconta di essere rimasta profondamente colpita da quanto accaduto a Gaza, mentre Max cita l’imprevedibilità di Donald Trump tra politica e scelte internazionali.
Sulla Palestina e i territori contesi, Veronica sottolinea: “Davide ha già in mente i temi da affrontare, e ‘Le Iene’ se ne occupano da anni”.
Max conclude con ironia: “Io manderei una Iena alla Casa Bianca per capire cosa succede là dentro… ma magari non Luigi Pelazza, che si fa subito riconoscere!”.

Il clima sul set

Nonostante la profondità dei temi, Veronica ricorda che lo studio mantiene un’atmosfera di gioco: “Con Max, gli altri comici e gli ospiti, è sempre un clima divertente. Qui si raccontano storie incredibili”.
Max, con il suo umorismo, conclude: “Quando devo affrontare un servizio lungo chiedo: quanto dura? ‘25 minuti’. Perfetto, vado a campeggiare e torno!”.

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