Enrica Bonaccorti: “Non ho paura né tristezza, ma sento un’assenza profonda”

Enrica Bonaccorti torna a parlare dopo mesi di silenzio per condividere con i fan la sua battaglia contro un tumore al pancreas. La conduttrice ha scelto i social e un’intervista al Tg1 per raccontare il suo percorso di cura, sottolineando un concetto chiaro e coraggioso: “Il cancro è una malattia da curare, non da combattere. Bisogna dire basta all’insopportabile narrazione del malato di cancro come guerriero: se vinci è perché sei forte, se muori è perché sei debole. Non funziona così”.
Un sentimento di assenza più che paura
Parlando al Tg1, Enrica ha spiegato come vive questa fase della sua vita: “Mi sono come congelata, non provo né paura né tristezza, ma un’assenza. È come un lungo letargo a occhi aperti”. Le parole della conduttrice descrivono un’esperienza di sospensione emotiva, un momento di introspezione e di presa di coscienza davanti a una malattia così delicata.
Il ricordo di Eleonora Giorgi
Enrica Bonaccorti ha anche ricordato con affetto Eleonora Giorgi, recentemente scomparsa a causa di un tumore al pancreas. “Aveva uno spirito e una forza che io non avrò mai”, ha ammesso la conduttrice, sottolineando come la perdita dell’attrice abbia lasciato un vuoto profondo nel cuore di spettatori e colleghi.
Per il momento, Enrica non ha rilasciato interviste in studio, ma continua a condividere momenti della sua vita con i fan, come la recente foto pubblicata sui social che la ritrae in sedia a rotelle, sempre sorridente, insieme alla figlia, sua grande fonte di forza e sostegno.
Affrontare la malattia con serenità
Il mondo dello spettacolo si stringe intorno a Enrica Bonaccorti, che ha sottolineato l’importanza degli affetti e della serenità: “Abbiamo avuto una tegola in testa. Dobbiamo affrontarla con calma, facendo leva sulle persone che amiamo. La mia unica ragione di vita è mia figlia: averla vicina mi dà molta forza”.
Nonostante le cure siano pesanti, Enrica rassicura tutti: “Non sono disperata. Sto reagendo molto bene”. Il suo messaggio è chiaro: affrontare la malattia non significa combatterla come fosse una guerra, ma viverla con consapevolezza, supporto e serenità.