Enzo Iacchetti e lo scontro a CartaBianca: ecco cosa ha detto Antonio Ricci

Enzo Iacchetti e lo scontro a CartaBianca: ecco cosa ha detto Antonio Ricci

La scorsa settimana Enzo Iacchetti è stato protagonista di un acceso scontro durante la diretta di È Sempre Cartabianca, in un confronto a distanza con Eyal Mizrahi, presidente della Federazione Amici di Israele.

La discussione si è fatta così tesa da sfiorare una minaccia fisica, fortunatamente mai concretizzata.

Il conduttore, intervistato da FanPage, ha raccontato la propria versione dei fatti con la consueta ironia: “Non avrei mai toccato quel signore, non sarei andato giù a picchiarlo, figuriamoci. Non ho mai picchiato nessuno, non uccido neanche le zanzare. Lui è scappato perché pensava che io scendessi, evidentemente aveva anche la coscienza sporca per le cose che aveva detto”.

Iacchetti ha aggiunto: “Logicamente, non avendo mai picchiato nessuno, non sarei andato a picchiare quell’ignorante. Anzi, sarei sceso a dirgli ‘Scusami, mi hai dato del fascista, tu che sei un estremista di destra, dovresti allora avermi dato del collega, no?’”.

Il ritorno in tv e l’appoggio di Antonio Ricci

Nonostante la tensione della diretta, Iacchetti annuncia il suo ritorno nello studio di Bianca Berlinguer e sottolinea che la sua reazione ha avuto un certo riscontro mediatico: “I miei post hanno raggiunto 2 milioni di visualizzazioni, ricevo complimenti per strada, la gente mi abbraccia. Tutti mi dimostrano affetto”.

Particolarmente significativo per lui è stato il supporto di Antonio Ricci, storico autore televisivo: “Antonio mi ha fatto i complimenti e mi ha mandato un filmato dal Drive-in, del 1985, in cui tutti i comici facevano sketch contro Israele, che all’epoca stava già trucidando i palestinesi. Lo faceva con una satira molto ferocissima e questo mi ha fatto enormemente piacere. Non c’entra nulla con il mio programma preferito, ma la solidarietà di Antonio è stato il complimento più bello che potessi ricevere dopo questa vicenda. Sa benissimo cosa mi sarebbe potuto succedere e, bene o male, mi ha sempre protetto e difeso. In questa occasione mi ha fatto capire che non sono andato lì né per soldi né per visibilità o per aumentare i follower”.

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