Giampiero Mughini torna in tv e rompe il silenzio: “Ecco cosa è successo davvero”

Negli ultimi giorni si è parlato molto delle condizioni di salute di Giampiero Mughini, con diversi giornali che hanno diffuso titoli preoccupanti e ipotesi gravi sulle sue presunte malattie. Le indiscrezioni, accompagnate dal fatto che il giornalista e scrittore fosse da tempo lontano dal piccolo schermo, hanno alimentato curiosità e timori tra il pubblico.
Dopo settimane di voci e speculazioni, Mughini ha scelto di tornare davanti alle telecamere e di chiarire di persona come stanno realmente le cose. L’occasione è stata l’intervista concessa a “La Volta Buona”, il programma condotto da Caterina Balivo su Rai 1, dove ha affrontato con franchezza i rumors che lo hanno visto protagonista.
La smentita in diretta: “Titoli che non corrispondono alla realtà”
Nel corso della chiacchierata televisiva, il giornalista ha voluto mettere in chiaro che molti dei contenuti pubblicati non erano affatto fedeli alle sue parole. “I titoli usciti sui giornali non rispecchiano ciò che ho dichiarato”, ha affermato con decisione, sottolineando come siano state proprio le scelte giornalistiche a generare confusione e fraintendimenti. Una precisazione che ha assunto il valore di una vera e propria rettifica pubblica, volta a restituire verità rispetto a ricostruzioni gonfiate e non corrette.
L’ironia amara: “Mi davano per spacciato”
Con il suo consueto stile diretto, Mughini ha aggiunto un dettaglio sorprendente: “Qualche giornale ha scritto addirittura che ho tre tumori. In televisione avranno pensato: ‘Questo ci muore in diretta’, così per un anno e mezzo non mi ha più chiamato nessuno”. Una frase che ha suscitato un misto di stupore e amarezza, rivelando quanto le notizie infondate abbiano influito non solo sulla percezione pubblica, ma anche sulle opportunità professionali.

La verità sulla collezione di libri
Tra le tante indiscrezioni circolate, si era parlato anche della sua famosa collezione di libri, collegandola erroneamente a problemi di salute o a difficoltà economiche. Mughini ha voluto sgomberare il campo da ogni equivoco: “I libri non c’entrano nulla. Ho pensato fosse giusto erigere un piccolo monumento a questa collezione attraverso un catalogo, che ho affidato a una libreria di Milano”. Una scelta culturale e simbolica, che celebra una delle passioni più grandi della sua vita.
La malattia rara e la ripresa
Infine, parlando in modo più intimo delle sue condizioni fisiche, ha ammesso: “Sono stato malaccio perché ho beccato una malattia rarissima, la cui funzione è quella di buttarti giù. Oggi mi sono abbastanza ripreso, non sono un relitto, ma un essere umano”. Un messaggio chiaro di resilienza, che ha rassicurato quanti si erano preoccupati per lui.
L’affondo sui rapporti personali
A conclusione dell’intervista, incalzato sulle relazioni con i colleghi che durante il suo periodo difficile non si sono fatti vivi, Mughini ha risposto con poche ma eloquenti parole: “Cosa voglio dire a chi è sparito? Nulla, mi basta pensarla”. Una dichiarazione che lascia trasparire delusione, ma anche la volontà di andare oltre senza rancore.
Con queste affermazioni, Giampiero Mughini ha così chiuso il cerchio delle voci che lo hanno visto protagonista, restituendo finalmente chiarezza e verità direttamente dalla sua voce.