PresaDiretta, Riccardo Iacona alla scoperta della sanità del futuro

Stasera, domenica 21 settembre, alle 20.30 su Rai 3 torna PresaDiretta, il programma di inchieste condotto da Riccardo Iacona. La puntata sarà interamente dedicata al tema della sanità del futuro: un viaggio tra innovazioni tecnologiche, ospedali digitalizzati e rischi di nuove disparità tra cittadini.
Aspettando PresaDiretta: focus sui Cpr e migranti
Come di consueto, l’appuntamento inizierà con Aspettando PresaDiretta, lo spazio dedicato all’analisi delle inchieste precedenti. Questa settimana, Iacona si concentrerà sulla sentenza della Corte Costituzionale relativa ai Cpr (Centri di permanenza per il rimpatrio) e sui cosiddetti “locali idonei” in cui vengono trattenuti i migranti in attesa di convalida dell’espulsione.
Si tratta di stanze anguste, spesso prive di porte e finestre, di cui non si conoscono con precisione né numero né dislocazione. In esclusiva, PresaDiretta mostrerà uno di questi luoghi all’interno della Questura di Napoli.
In studio interverrà Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, per discutere delle conseguenze della sentenza della Corte e delle criticità legate alle politiche migratorie italiane.
La sanità che cambia: tra eccellenze e criticità
Il cuore della puntata sarà però un viaggio nella sanità italiana e internazionale. Dall’intelligenza artificiale alla robotica, dalla telemedicina agli ospedali digitali: il futuro della medicina sembra già presente. Ma la realtà dei territori italiani racconta una storia diversa, fatta di carenze e disuguaglianze crescenti.
Sardegna, un sistema al collasso
Particolare attenzione sarà dedicata alla Sardegna, dove accanto a poli di eccellenza come l’ospedale Brotzu di Cagliari si registrano gravi lacune: assenza di reparti di terapia intensiva pediatrica, ospedali smantellati, mancanza di un registro tumori e carenza cronica di medici e specialisti.
Il dato più preoccupante riguarda i cittadini: il 17,2% dei sardi ha rinunciato a curarsi nell’ultimo anno, quasi il doppio rispetto alla media nazionale. L’inchiesta analizzerà anche la gestione commissariata delle Asl da parte della nuova Giunta regionale e il controverso accordo stipulato con Cuba per l’arrivo di 123 medici.
Ospedali all’avanguardia e digitalizzazione incompleta
Il reportage si sposterà poi in alcuni tra i più avanzati centri ospedalieri italiani ed europei: il Sant’Andrea e il Bambin Gesù di Roma, il San Raffaele, l’Humanitas e il Besta di Milano, fino al Santa Creu i Sant Pau di Barcellona. Qui, grazie all’uso dell’intelligenza artificiale, è possibile offrire prestazioni di altissimo livello e sperimentare le nuove frontiere della medicina predittiva e personalizzata.
Tuttavia, in Italia la digitalizzazione della sanità resta incompleta. Il fascicolo sanitario elettronico, previsto dal PNRR, soffre di piattaforme non integrate, profonde differenze regionali e milioni di cittadini ancora vincolati a documenti cartacei.
Il modello danese
Infine, lo sguardo si sposterà sulla Danimarca, dove l’intero sistema sanitario pubblico è digitalizzato e finanziato con circa l’8% del Pil. Un modello che garantisce cure rapide ed efficienti, accessibili anche nelle zone più periferiche del Paese, e che rappresenta un benchmark europeo per l’Italia.